venerdì 27 gennaio 2012

Un viaggio infinito e non ancora concluso.

Senza tanti preamboli racconto quello che mi è capitato durante la settimana.
Per ora mi limito alla cronaca senza scendere nei particolari che eventualmente fornirò quando questa vicenda sarà conclusa.
Domenica pomeriggio mi si è fermato il camper a un paio di chilometri dall’uscita del Lisert dando segnali evidenti di mancanza di carburante nonostante lo strumento ne segnalasse oltre un quarto di serbatoio presente.
E’ intervenuto di conseguenza un carro attrezzi e con me all’interno del camper siamo partiti per direzione … non si sa!
Solo arrivati a Monfalcone approfittando di un semaforo sono riuscito a saltare giù per chiedere all’autista qual’era la meta della gita, a me sarebbe bastato che ci lasciasse in qualche parcheggio appena fuori dall’autostrada ma non era possibile comunicare.
Finalmente alla periferia di Monfalcone si è fermato, ha inclinato il pianale pronto a scaricare il mezzo, fatto questo ha iniziato a compilare dei moduli, pretendendo il pagamento in contanti della modica cifra di 240 Euro.
Come capita spesso durante il fine settimana, il bancomat a cui mi sono rivolto per reperire i contanti aveva dei “problemi tecnici” e “il nostro” non mi dava il tempo necessario per trovarne un altro.
Niente soldi? Non si scarica! E via lui, verso la sua sede di Villesse.
Martedì mattina, quaranta ore dopo mi sono presentato per ritirare il mezzo, il conto era salito oltre i 290 Euro: i primi 240 più tre giorni di custodia da 15 Euro al giorno sommati al costo al chilometro per il tragitto Monfalcone – Villesse.
Chiusa la parentesi recupero si apre la parte riparazione della quale si incarica una officina adiacente.
Spiego che ho il sospetto che mi sia stata versata dell’acqua nel serbatoio  e rimaniamo d’accordo che venga fatta prima una indagine sulla natura del guasto in modo da redigere un preventivo e poi valutare, mi che comunque se il problema è la presenza d’acqua si può intervenire semplicemente versando un additivo nel serbatoio . Saluti e arrivederci!
Mercoledì pomeriggio ricevo la telefonata che il camper è pronto, avevano proceduto in quanto la spesa era contenuta (350 Euro).
Giovedì mattina vado a ritirarlo, mi spiegano che tra le varie operazioni hanno anche smontato e lavato  il serbatoio. La cosa mi sta bene perché anche nel recente passato si erano manifestati dei problemi dovuti allo sporco che col tempo si deposita sul fondo dei serbatoi che contengono gasolio e il carburante che c’era all’interno lo hanno lasciato decantare e tolta l’acqua lo hanno riversato all’interno. Discutibile scelta questa in quanto su un impianto ripulito con tanta cura sarebbe stato decisamente meglio mettere del carburante pulito, non c’era nessuna esigenza di rigenerare quello che c’era, a quale scopo, per farmi risparmiare trenta Euro?
Salutandomi insistono nel raccomandarmi di fermarmi al primo distributore e mettere almeno altri dieci litri di gasolio, cosa che faccio.
Percorsi una trentina di chilometri dal tubo di scarico esce un nuvolone di fumo e il motore si spegne.
Di nuovo non arriva carburante al motore. Telefono all’officina spiegando la cosa mi chiedono se ho messo il carburante al primo distributore e facendomi pure un piccolo interrogatorio di verifica se dicevo la verità:
presso quale distributore?
quanto ha pagato?
quanti litri sono stati erogati?
E solo dopo aver fatto un calcolo con la calcolatrice hanno stimato che si, forse poteva essere vero.
Venerdì mattina mi telefonano dicendomi che nella tarda mattinata sarebbe passato un furgone dell’assistenza.
Il meccanico provvede a pulire un filtro che si è intasato, per non sporcare l’asfalto il gasolio che esce lo lascia cadere in una bacinella, è completamente nero, non scuro, nero, l’ho raccolto e conservato per ricordo.
Avanzo il sospetto che pur avendolo messo in conto si siano dimenticati di lavare il serbatoio, anche perché faccio osservare che al di la di una punta di grasso applicata su ognuna delle viti che lo fissano al telaio,  il serbatoio esternamente  presenta lo sporco secco come il fondo di qualsiasi vettura, non si vedono segni di dita che lo abbiano manipolato, sostenuto e neppure il minimo sversamento lungo i fianchi.
Comunque alla fine il motore riesce ad avviarsi tra un nuvolone di fumo. Sono perplesso ma  parto, mi preoccupa il fatto che se dovesse bloccarsi nel tratto tra il semaforo di via Boveto e il cavalcavia ferroviario sarebbe un problema e un pericolo per la circolazione e infatti nemmeno due chilometri dopo la partenza mentre transito al semaforo il motore ricomincia a borbottare perdendo potenza, come se arrivasse qualche goccia di gasolio ogni tanto e in questo modo, fumando e a 20 km/h arrivo fino all’altezza del distributore Agip di Roiano, mi sposto sulla sinistra per mettermi in sicurezza nella piazzola, ma devo fermarmi per lasciar transitare le automobili che giungono in senso contrario e rimango fermo in mezzo alla strada.
Ritelefono all’officina e li avverto della situazione: sono in mezzo al viale Miramare con una macchina dei Vigili urbani 100 metri indietro con il lampeggiante acceso che segnala l’ingombro.
Tralascio la sequela di inutili parole, scuse e supposizioni e devo interrompere la comunicazione perché i Vigili mi obbligano velocemente a salire alla guida per spingermi all’interno della piazzola.
Il seguito nei prossimi giorni, con maggior chiarezza anche sui protagonisti di questa incresciosa vicenda.


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