domenica 24 febbraio 2013

Elezioni - In attesa dei risultati

Lunedì 25 febbraio 2013

Tra poco si riapriranno le urne e ancora poche ore e inizieranno ad arrivare i risultati.
I primi saranno le proiezioni che provocheranno i primi gongolamenti o le prime malcelate delusioni e poi con lo spoglio delle schede si avrà "il polso" di del risultato finale.
Il copione davanti alle telecamere comunque prevede la soddisfazione di tutti, perfino di chi constaterà che oltre al proprio voto ha ricevuto anche quello di una zia, gli altri "perché abbiamo mantenuto le posizioni del 1912" o perché effettivamente un piccolo passo in avanti lo hanno fatto.
Si ripartirà dunque, dopo Uccello di Fuoco e Camomillo Monti chi arriverà ora a guidare questo scassatissimo Paese?
Potrebbe essere Bersani, il problema è che bisogna trovare soluzioni per uscire dalla spaventosa crisi a cui si va incontro e non solamente dare spunti per nuovi personaggi da cabaret.
C'è "l'incognita del Movimento 5 Stelle" che comunque avranno un buon successo ma già si sa che perderanno non pochi "pezzi" per strada, infatti da mesi si sussurra ( a volte anche ad alta voce) che molti candidati siano saliti sul carro solamente allo scopo di essere eletti per poi migrare altrove, vuoi perché hanno già un loro partito di appartenenza oppure perché ammagliati dalla vista di un assegno e la possibilità di poter entrare nel Paese dei Balocchi.
Siamo messi male ma possiamo fare peggio, continuiamo a temere che "vengano su i comunisti" o che "vengano su i fascisti", ma sopportiamo con dignità che "vengano su" dei ladroni e non ha importanza se a decidere del nostro futuro e delle nostre famiglie saranno una una pattuglia di veline o qualche cameriere travestito da giornalista.
Magari a tutto questo invece ci ribelleremo in massa, finalmente tireremo fuori le palle e cliccheremo "mi piace" su qualche commento in Facebook oppure condividendo nella propria bacheca qualche cazzata postata da altri.

lunedì 18 febbraio 2013

La ex caserma di Banne

A colori l'area occupata dalla caserma
La caserma Monte Cimone di Banne si sta lentamente arrendendo al degrado mentre la natura sta riprendendo il possesso di quella che un tempo fu la "tenuta Bidischini" di cui oggi è rimasta solo la chiesetta ancora ben mantenuta e curata che non si vede nel video ma provvederò quanto prima.

Banne - caserma Monte Cimone - 18/2/2013 - Il filmato.
La chiesetta della "Tenuta Bidischini"

venerdì 15 febbraio 2013

Disagi alla scuola di Banne



 Le recenti e abbondanti nevicate dei giorni scorsi hanno creato situazioni di disagio e pericolo soprattutto nell'altipiano carsico e sembra proprio che le istituzioni pubbliche non siano state ancora in grado di far funzionare al meglio quello che viene definito "piano antineve".
Mentre si procede giustamente, abbastanza velocemente nella pulizia delle strade ( devono permettere rapidi interventi di soccorso in qualunque zona), si cade pigramente in letargo per quanto riguarda marciapiedi e spazi comuni.
Una vigorosa  e per ora composta protesta, per esempio,  sta montando tra i genitori della scuola di Banne dove si è provveduto ( non si sa per mezzo di quale santa mano) perlomeno a creare delle corsie sgombre dalla neve e dal giaccio allo scopo di garantire un minimo di sicurezza a chi vi transita a piedi, mentre a tutt'oggi il cortile interno è una lastra di ghiaccio e questo oltre che a non permettere di entrare con le autovetture per accompagnare i figli renderebbe problematico e insicuro l'intervento di eventuali mezzi di soccorso.
Anche all'esterno del complesso esiste una situazione reale di pericolo per la presenza di cumuli di neve sul marciapiede che costringe gli alunni a camminare a bordo strada sulla trafficata provinciale e proprio sullo stato di questa area si sono concentrate le maggiori proteste dei genitori evidenziando la pericolosità di questa situazione dovute all'assopimento del Comune e della Provincia.
Ma la vera domanda è:
ma è proprio a causa dei cumuli di neve che figli e genitori devono camminare in strada?

Il video e le immagini che seguiranno sono state raccolte questa mattina ( 19 febbraio 2013) solo un paio di giorni dopo la "vibrante protesta" per la neve sul marciapiede che costringeva i pedoni a camminare in strada.
Ma se la neve ha le ruote ...






Allego alcune immagini a cui credo non servano commenti, come responsabile di Obiettivo Trieste avevo fatto notare la pericolosità della situazione ricevendo anche se metaforicamente dei "non sono affari che ti riguardano!"
Queste che seguono sono immagini di quella che è la situazione di ogni giorno da settembre a giugno, tranne i giorni in cui il marciapiede è occupato dalla neve.