Un po' di storia trentina: Nel 1915 il deputato austriaco Cesare
Battisti si arruolò nell'esercito italiano (Alpini). Suoi fratelli
furono soldati dell'armata austriaca (Kaiserjäger), ma il fratello più
piccolo fece anche lui l'alpino e divenne fascista.
Non si dice mai
abbastanza che nell'estate del 1914 Battisti fu sorpreso
a rilevare i ponti dell'Isonzo dopo un giro di spionaggio partito
dall'Adamello, che stava durando da due mesi.
Fu rilasciato perchè aveva
l'immunità parlamentare, però era sempre una spia.
Durante la guerra ha
combatuto contro i trentini. Battisti venne catturato dai soldati
austriaci (tutti trentini) durante un'incursione (si era nascosto sotto
corpi dei soldati morti), e venne riconosciuto dall'ufficiale noneso
Bruno Franceschini che lo consegnò alla giustizia militare austriaca.
Era deputato austriaco e perciò venne condanato per altro tradimento
(disertore).
In Via Manci a Trento, suo padre gli ha sputato in faccia e
gli ha gridato "Traditore!", così come i popolari e soldati.
Venne
condannato alla forca nel Castello di Buonconsiglio davanti a tantissimi
soldati trentini e popolari di Trento.
Dopo la condanna, ha ricevuto la
salva d'onore in quanto militare dell'esercito italiano.
Wilhelm Oberdank
Wilhelm Oberdank era figlio illegittimo di Josepha Maria Oberdank, una slovena di Gorizia,
e del soldato veneto Valentino Falcier, arruolato nell'esercito
austro-ungarico.
Quando Falcier abbandonò la Oberdank, questa si sposò
con un altro uomo, che non riconobbe Wilhelm, il quale mantenne pertanto
il cognome della madre.
In gioventù italianizzò il proprio nome e
cognome in Guglielmo Oberdan per rivendicare la propria italianità.
Trascorse i primi anni di vita in una città segnata dai contrasti fra i
fedeli all'Austria e gli irredentisti.
Si distinse nelle attività
scolastiche e nel 1877, grazie ad una borsa di studio del comune di Trieste, poté iscriversi al Politecnico di Vienna.
L'anno seguente, però, avendo l'Austria proclamato la mobilitazione per occupare militarmente la Bosnia e l'Erzegovina come deciso nel Congresso di Berlino ricevette la chiamata alle armi e dovette interrompere gli studi.
Per non combattere agli ordini dell'Austria, decise subito di disertare e, aiutato da organizzazioni patriottiche italiane, abbandonò Vienna per trasferirsi a Roma dove poté iscriversi all'università, per completare gli studi in ingegneria.
All'ultimo anno fu però costretto ad interromperli poiché, a causa di alcune sue opinioni, il sussidio assegnatogli dallo Stato italiano gli venne revocato.
La morte di Giuseppe Garibaldi, avvenuta nel 1882,
e il conseguente scoraggiamento degli esuli che avevano riposto in lui
le loro speranze, spinse Oberdan a organizzare un attentato, assieme ad
altri irredentisti (tra cui l'istriano Donato Ragosa, con cui si era sempre mantenuto in contatto), contro l'imperatore Francesco Giuseppe in visita a Trieste in occasione dei 500 anni di dedizione della città all'Austria (dal 1382).
Prima che l'attentato potesse compiersi, venne arrestato a Ronchi, in seguito alla segnalazione di un messo comunale che notò il suo ingresso clandestino in territorio austriaco nei pressi di Versa.
Condannato a morte dalla giustizia austriaca per diserzione e
cospirazione, avendo confessato le intenzioni di attentare alla vita
dell'imperatore Francesco Giuseppe, fu impiccato a Trieste il 20 dicembre 1882.
tratto da Wikipedia
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