mercoledì 9 gennaio 2013

Park San Giusto? Altro che "no se pol!"



Un punto curioso è che l'opera arreca provato danno a immobili e quindi forse pericolo alle persone, e non è un'opera pubblica ma privata.
Dunque non si comprende per quale motivo gli enti pubblici tollerano la situazione, consentendo un perdurante dan
no a proprietà private (e pubbliche, si pensi alle chiese soprastanti di cui il quotidiano sottace) consentito a un soggetto privato che persegue profitto e non esercita, istituzionalmente, alcuna funzione di garanzia ai cittadini.
Con decine e decine di edifici da mettere in sicurezza sul colle di S.Giusto, il Comune, soggetto preposto, non interviene, e se mai lo farà verrà certamente tacciato di "bloccare lo sviluppo di Trieste".
Qualcuno della Pork S.Giusto dovrebbe spiegare per quale motivo lo "sviluppo di Trieste" debba passare per la demolizione/danneggiamento degli edifici e monumenti (sovrintendenza zitta...) del colle di S.Giusto, no?
Non ultima considerazione, quello che sta avvenendo non dovrebbe sfuggire alla magistratura, visto che i monumenti sul colle sono tutelati per legge e danneggiare il patrimonio storico architettonico è reato penale che si sta beatamente consumando sotto gli occhi di tutti.
Altro che "monitorare i danni e aggiustare le crepe a spese di chi le ha cagionate", una volta alterate le giaciture dei banchi d'arenaria nessuno garantisce che non si muovano poi ancora, quando Pork S.Giusto avrà sbaraccato.

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